Pianeta Terra

 
 

Siamo piccoli. Spettatori increduli dell’aspra bellezza di questo tetto del mondo. L’altitudine mozzafiato non fa dormire e ogni passo costa fatica. Il sole non lascia scampo, la pelle del Pamir è spessa e bruciata. Il ragliare disperatamente sgraziato degli asini risuona di continuo. L’acqua onnipresente scorre in ruscelli bucolici, in tumultuosi torrenti, in fiumi in piena, si ferma in laghi dai colori sorprendenti, ribolle nella terra ma scarseggia nelle case. Polverosa, torbida e ferrosa, a volte salata, pare che nessuno abbia l’esigenza di berla, viene usata per fare il tè e messa in secchi per lavarsi. Le verdure sono un lusso, la frutta un sogno esotico, la carne centellinata e usata quasi come guarnizione del piatto. Difficile pensare alla vita invernale in questo ossimoro di deserti e ghiacciai.

 

Lungo il confine con l’Afghanistan
  
Il villaggio di Langar, dove i fiumi Pamir e il Wakhan si uniscono per formare il Pyanj
  

   

Scorcio del villaggio di Bulunkul, 43 abitanti e il piu freddo di tutto il Tagikistan
   
Giornata del bucato
  

    

La vista dall’alto del Ak-Baital Pass (4655 mt)