Il soggiorno inaspettato da Tomaso e Sevi di cinque giorni ad Istanbul ci ha ripulito (anche nel vero senso della parola) dal vagabondare continuo di un mese e ci ha fatto vivere la Istanbul-da-bere e il relax del piacere di stare in casa quando fuori piove prima di tornare a fare i viaggiatori a budget ristretto. Con loro siamo stati in un ristorante tipico innaffiando la cena con il raki, abbiamo fatto una spaghettata bevendo vino italiano e un salto al 360° a bere cocktail.


L’ostello dove avremmo dovuto fermarci per un paio di notti è invece rimasta la nostra base per tutta la settimana. Giorno dopo giorno abbiamo creato una routine, abbiamo fatto un po’ i turisti e visitato la Basilica Cisterna e moschee a Sultanhamet, abbiamo preso un battello a caso e scoperto un ottimo ristorantino di pesce a Kadikoi, siamo finiti in un mercato di piccioni e ci siamo rivisti con il nostro host di Edirne (Ertunç) che ci ha portato a bere tè e fumare narghilè in un bar all’interno di un palazzo fatiscente nei pressi di Taksim.





A lasciarci un bel ricordo di questa metropoli è stata anche la nostra ultima giornata dal clima finalmente primaverile terminata con cena ottomana con il nostro amico Leo.

Bellissime foto….specialmente al mercato.. spero di vedere presto le foto di antalya! :):)
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