Considerata la fuga precoce dall’Uzbekistan, l’anticipo sulla tabella di marcia e soprattutto che al campeggio di Osh (in Kirghizistan) abbiamo avuto modo di rincontrare vecchi amici e farne di nuovi, abbiamo deciso di rimanere in questa città senza troppe pretese per un paio di giorni più del previsto.
Ultimamente le discussioni con la gente del posto non vanno più in là di un “italiansky” o di un “ruskye? Niet!” ed incontrare viaggiatori come noi con cui confrontarsi, condividere sensazioni, pareri e consigli ci fa quasi sentire a casa. Si perché non siamo gli unici pazzi che hanno mollato tutto e si sono dati al viaggio, siamo in tanti e ognuno porta con se la propria storia (e il proprio blog).


