Ri-partiti da Istanbul, questa volta concedendoci il lusso di un mezzo tutto per noi. Ed è proprio con il nostro bolide bianco e assettato che ci dirigiamo, sotto la pioggia battente che pare si diverta ad inseguirci, ai piedi dell’acropoli di Pergamo.
Sara stata la stanchezza delle sei ore di viaggio o l’apporto calorico del dolce mangiato lungo la strada (una bomba al miele sormontata di doppia panna) fatto sta che i sedili ribaltabili sono risultati molto comodi e perfetti per una notte a budget zero.
Finalmente svegliati dalla luce del sole, visitiamo le rovine e ci dirigiamo felici verso Çesme, cercando di imparare le canzoni turche di Manço, unico CD a nostra disposizione regalatoci da Ertunç.
Neanche a dirlo e la perturbazione ci segue e quella che avrebbe potuto essere una scampagnata primaverile al mare finisce per diventare la nostra palestra di iniziazione al Backammon (che qui si chiama Tavla).





Immagino che a volte sia un po’ dura… Ma quanto vi invidio! Siete mitici… ❤
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