È ormai buio, carichiamo in auto un ennesimo Mustafa che guarda caso deve raggiungere Patara, come noi. E così veniamo a sapere che i 18 km di spiaggia sui quali pensiamo di dormire qualche notte sono protetti per la salvaguardia delle tartarughe e che dietro la spiaggia ci sono paludi, oltre che rovine antiche. Quello che non sappiamo è che in questo paesino c’è un ritmo caraibico e che si è talmente in pochi che nel giro di 24 ore si diventa parte della famiglia. E che famiglia! Mehmet (Memetto) Apo (lo “zio”) e Kadir (Ciccio pasticcio). Avremmo dovuto fermarci un giorno ma siamo rimasti al Camel Camping una settimana con la formula “all inclusive”, manovalanza in cambio di vitto e alloggio – ma non pensate a duro lavoro in cambio di un pezzo di pane – e dopo giorni di doccia fredda con bottiglie in mezzo ai cespugli, finalmente acqua bollente nell’hammam dello “zio”.





Che gioia vedervi con tanti nuovi amici…aver gia’ sentito i vostri racconti ..dal vivo quando ci siamo visti in cappadocia mi fa gustare ancora di piu’ queste foto! E’ come vedere un film dopo aver letto il libro.. Vi voglio bene..vi auguro tutto il bene del mondo!
Mum
"Mi piace""Mi piace"